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Sanità: Sicilia, dal 21 febbraio 4 giorni di stop a prestazioni specialistiche in ambulatori


(CL - 04/02/2023) - Enorme successo di partecipazioni all’Assemblea Generale indetta dal Coordinamento Intersindacale della Medicina Specialistica Ambulatoriale del Territorio a Caltanissetta, sabato 4 febbraio.

Alle 11.00 la sala da 200 posti era gia’ strapiena, i colleghi giunti successivamente hanno trovato posto nella Hall dell’Hotel San Michele e fuori dalle porte laterali, ma tutti hanno partecipato con intensa attenzione. Si sono contate piu’ di 350 presenze.

La mozione - sciopero di tre giorni 21-22-23 e manifestazione a seguire il 24 febbraio a Palermo - e’ stata votata all’unanimita’. Nessun voto contrario, nessun astenuto.

Perché questa soluzione radicale, questo sciopero e questa manifestazione di piazza?

a) Perché l’Assessore Volo ha pubblicamente dichiarato il 13 gennaio alle OO.SS da lei stessa convocate a Palermo presso il suo Assessorato, che 1.800 strutture che operano in Sicilia sono “marginali” nel panorama sanitario regionale, che non sono “servizio pubblico” e che il futuro della sanità sono le Assicurazioni (l’On Volo forse non sa che a differenza di Milano e di New York, la disoccupazione in Sicilia arrivata al 15%...). Interpellata più volte, nei giorni a seguire, tramite PEC non ha mai rettificato questa dichiarazione

b) Perché il duo Razza-La Rocca ha amputato i budget, e quindi la possibilità di curare i pazienti - con un Decreto del 2022 che è uno sgorbio del rasoio di Occam - infischiandosene del piano di fabbisogni della popolazione;

c) Perché nei nuovi contratti-budget ci è tassativamente vietato fare extrabudget (quindi ogni struttura arrivata al budget ha l’obbligo di mettere alla porta il paziente abbandonandolo alla strada o al limbo delle estenuanti liste di attesa;

d) perché le tariffe a cui siamo costretti a lavorare sono da denuncia penale e l’Assessore, pur agendo in deroga al piano di rientro quando gli pare e piace per favorire altre strutture, non ha mai fatto un passo per adeguarle (come obbligato a fare ogni 2 anni) dal 1996.

Durante la mattinata si sono alternati gli interventi – coordinati e moderati dai Dr.i Salvatore Gibiino, Salvatore Calvaruso e Pietro Miraglia - dei 15 rappresentanti sindacali che rappresentano il 95% delle strutture convenzionate in Sicilia. Vivace e molto interessante è stato il dibattito che ne è seguito con gli interventi di esimi colleghi (cardiologi, neurofisiatri, analisti, odontoiatri, fisiokinesiterapisti, etc.) che hanno costruttivamente contribuito ad una strategia finalmente comune.

Il comparto, che assicura l’80% delle prestazioni ai siciliani, e’ oltre il limite di sopportazione. Con i budget decurtati e le tariffe ingiuriose i medici sono obbligati, da contratti con clausole vessatorie, ad erogare cure sottocosto. Roba da capo’. Purtroppo l’Ordine dei Medici in merito tace da anni, lasciando questi suoi “figli” da soli a difendere sé stessi contro tutto e contro tutti.

Una vera e propria istigazione a delinquere da parte dell’Assessorato alla Salute che, prima con Razza, adesso purtroppo con la sedicente “esperta” On. le Giovanna Volo, continua a perorare la stessa causa come un mantra: i privati accreditati e convenzionati sono irrilevanti nel sistema sanitario regionale, i cittadini devono ricorrere alle assicurazioni (?!), il pubblico non ce la fa a curarli e la sanità sta pian piano passando in appalto delle grandi multinazionali.

E’ questo il vero problema che è in ballo. Nessuno difende i siciliani che vanno, ignari, come pecore condotte al macello dai loro rappresentanti politici.

Rilevante l’entrata in gioco di CODACONS che, sollecitata da varie email dei rappresentanti delle OO.SS sindacali siciliane, si è fatta presente e si è messa a disposizione dei cittadini costretti dalle restrizioni di budget a pagare privatamente le cure pur di non affrontare estenuanti liste di attesa.

Come avevamo detto: il 2023 sarà l’anno della svolta - in un senso o in un altro - della sanità in Sicilia. Il limite è stato oltrepassato dalle prevaricazioni di 5 anni di malagestio.

Oggi a Caltanissetta abbiamo assistito al nascere di una nuova alba. Medici, dipendenti, pazienti e operatori sanitari, estenuati delle umilianti vessazioni cui sono stati sottoposti finora dai burocrati senza anima, chiedono con forza che il diritto alla salute sia rispettato e garantito. Basta giochini. Il banco è saltato.


Rassegna stampa:

https://www.insanitas.it/privati-accreditati-in-sicilia-scoppia-la-protesta-quattro-giorni-di-sciopero/

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