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Odontoiatria nel dimenticatoio: SIOD Sicilia non aderisce allo sciopero del 26 giugno, ma rilancia l’allarme salute pubblica

  • Immagine del redattore: SIOD
    SIOD
  • 10 giu
  • Tempo di lettura: 1 min


Il SIOD, Sindacato Italiano Odontoiatria Democratica, componente del coordinamento CIMEST, esprime condivisione per le criticità sollevate nel comunicato unitario del 7 giugno, ma non aderirà allo sciopero previsto per il 26 giugno.

 

SIOD Sicilia ritiene che in questa fase sia prioritario costruire un confronto istituzionale serio e risolutivo, piuttosto che alimentare nuove fratture. La protesta, per quanto legittima, rischia di frammentare ulteriormente le voci dei professionisti convenzionati, soprattutto in un settore già gravemente trascurato: l’odontoiatria.

 

Milioni di siciliani non riescono più ad accedere alle cure dentali. Le prestazioni odontoiatriche nei LEA sono ridotte al minimo, le tariffe sono ferme da oltre vent’anni, e le economie residue non vengono redistribuite alle strutture accreditate. Questa condizione è divenuta insostenibile.

 

Lo ricorda anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità: la salute della bocca è connessa alla salute generale. Una cattiva igiene orale e la mancata cura odontoiatrica sono associate a un rischio aumentato di:

  • patologie cardiovascolari,

  • diabete mellito,

  • gravidanze a rischio,

  • artrite reumatoide,

  • malattia di Alzheimer.

 

SIOD Sicilia continuerà a rappresentare la voce di una professione dimenticata, ma essenziale per la salute pubblica. È tempo che le istituzioni se ne rendano conto.

 
 
 

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