Egregio Sig. Ministro Roberto Speranza,
Le inviamo questa nuova mail poiché non abbiamo avuto alcun riscontro da parte Sua a quelle precedenti.
Ci rendiamo conto di quanto impegno e quanta dedizione abbia dovuto profondere per l’epidemia in corso. Rimane però il fatto che, nella loro stragrande maggioranza, i cittadini italiani non possono permettersi una terapia
odontoiatrica adeguata, né tantomeno sono seguiti per la necessaria prevenzione.
Questo fatto drammatico si traduce in una popolazione con problemi odontoiatrici a volte gravi, fino al ritardo diagnostico per il cancro della bocca che si traduce, ancora, nella condanna a morte del paziente.
Il Sindacato Italiano di Odontoiatria Democratica (S.I.O.D.) si rivolge ancora a Lei, Onorevole Sig. Ministro, per chiedere un incontro per valutare un’ipotesi di assistenza pubblica odontoiatrica, basata sull’utilizzo degli studi privati, unica realistica soluzione, oggi, del problema.
Tale svolta nel rapporto pubblico-privato in odontoiatria, può avvenire solo se vengono seriamente rivisitati i livelli tariffari delle varie prestazioni che sono oggi del tutto non rispondenti alla realtà.
Questo problema si somma a quello della qualità dei servizi prestati in Italia dagli studi odontoiatrici che, ancora in gran parte, utilizzano personale non preparato, non adeguatamente motivato, non aggiornato. Un accordo tra L’Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI) e Filcams, Fisascat e Uiltucs, ha permesso l’inserimento, nel contratto di lavoro, di una figura del tutto non corrispondente ai requisiti richiesti dal DPCM del 09/02/2018 che ha introdotto la figura professionale dell’Assistente di Studio Odontoiatrico e il percorso di studi obbligatorio. Anche su questo punto, On. Sig. Ministro, sarebbe prezioso dedicare qualche minuto di ragionamento per superare una incongruenza del tutto italiana.
Per tutte le motivazioni suesposte, richiediamo, cortesemente, di volerci dedicare qualche minuto del Suo tempo per metterLa al corrente di questi problemi e proporre eventuali possibili soluzioni.
Voglia gradire i nostri più cordiali saluti.
Giulio C. Leghissa, Segretario Generale S. I. O. D.
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