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Lettera aperta di AMIRE ai presidenti dell’Ordine

Pubblichiamo sul sito SIOD la lettera scritta da AMIRE (Associazione Medici Italiani Riforma ENPAM), condividendo e sostenendo convintamente il contenuto.


Prot. 03/2022/ AMIRE Ai Presidenti OMCeO d’Italia

e p.c. ai Componenti dei Consigli Direttivi OMCeO d’Italia


Lettera aperta


Egregio Presidente,

ci rivolgiamo a Te in previsione dell'Assemblea Nazionale dell'ENPAM che si terrà il 26 novembre p.v. alla quale

sei chiamato a partecipare come rappresentante del Tuo e, anche, nostro Ordine provinciale.


Quel giorno si discuterà del bilancio preventivo dell’Ente per l’anno 2023 e Ti sarà probabilmente

chiesto di approvare l’aumento sostanzioso della quota A necessaria per garantire l’equilibrio dei fondi, senza

una corrispondente maggiore rendita ai fini pensionistici.


Dal 2010 è aumentata l’entità dei contributi da versare ma sono diminuiti i rendimenti sulle pensioni

ed è aumentata l’età pensionabile con grande disagio degli iscritti.


Per questo motivo, prima di approvare l’aumento della quota A che Ti verrà proposto, vogliamo

sottoporTi alcune riflessioni e alcune valutazioni riguardanti i costi sostenuti per i compensi dei componenti

del Consiglio di Amministrazione ENPAM.


Gli attuali compensi del Presidente Enpam OLIVETI superano di SEI volte i compensi di un Sindaco per

l’amministrazione di una grande città a cui sono legati enormi responsabilità penali e civili viceversa pressoché

minime, a norma di Statuto, per il Presidente Enpam.


Non è ammissibile che gli emolumenti del Presidente dell’ENPAM siano oltre QUATTRO volte quanto

percepisce il Presidente dell’INPS (150 mila euro) che amministra l’Ente previdenziale a cui fanno riferimento

25,7 milioni di cittadini !!!!


Altrettanto spropositati sono i compensi annui dei DUE vicepresidenti, degli altri TREDICI componenti

del Consiglio di Amministrazione e dei CINQUE revisori dei conti; compensi che in totale superano i 2 milioni

di euro all’anno .


E che dire del gettone di presenza per ogni riunione pari a 1.400 euro quando il gettone di presenza

delle altre Casse previdenziali è massimo 600 euro?


E che dire del Direttore Generale dell’ ENPAM che percepisce 371.000 euro all’anno (pag. 10

relazione corte dei Conti al Parlamento) avendo la responsabilità di gestire solo 509 dipendenti su una unica

sede, mentre il Direttore Generale dell’INPS, che ha la responsabilità di 24.326 mila dipendenti su 409 sedi

provinciali, percepisce 240.000 euro all’anno

A fronte di questi spropositati compensi, viene chiesto agli iscritti all’ENPAM uno sforzo economico

progressivamente più oneroso nel tempo, come purtroppo Ti sarà chiesto il prossimo 26 novembre.


Noi pensiamo che anche i Componenti e i Revisori del Tuo Consiglio dell’Ordine con i quali, siamo

certi avrai esaminato il bilancio preventivo 2023, avranno evidenziato i privilegi degli amministratori

dell'ENPAM.


Ritieni un comportamento etico quello di chi governa le nostre pensioni approfittare dei poteri

concessi dallo Statuto?


Ti ricordiamo che si può voltare pagina ricorrendo allo Statuto della Fondazione che prevede

all'articolo 13, comma 1, lettera d, “……spetta all'Assemblea nazionale deliberare la misura del compenso

annuo spettante al Presidente, ai Vice Presidenti, ai componenti del Consiglio di amministrazione ed ai

componenti del Collegio e degli altri dei sindaci, del trattamento economico per la partecipazione alle riunioni

degli organi della Fondazione organismi previsti dallo Statuto, nonché per l'espletamento delle altre funzioni

istituzionali” e, dato che questa voce di spesa per i compensi fa parte integrante del bilancio di previsione,

non può non essere considerata parte della votazione medesima.


Per questo confidiamo su di Te, sul tuo impegno per cambiare pagina una volta per tutte invitandoTi,

nel corso della prossima Assemblea nazionale, a schierarTi con gli altri Presidenti per chiedere

immediatamente la riduzione drastica della spesa per i compensi degli organismi statutari dell'Ente prima di

approvare l’aumento della quota A per gli iscritti, aumento che noi non condividiamo e contro il quale ci

opporremo in ogni modo.


Tutti noi saremo prima o poi chiamati a rendere conto delle nostre scelte.


Sarebbe questo il primo passo per dare il segnale che qualcosa sta cambiando nel nostro Ente

previdenziale.


Noi medici ed odontoiatri iscritti all'associazione AMIRE stiamo organizzando una battaglia

moralizzatrice della nostra Cassa di previdenza mentre non ti sarà sfuggito il clamore che pubblicamente viene

fatto da migliaia di colleghi sui social riguardo all’opulenza dei compensi attribuiti ai componenti del Consiglio

di Amministrazione dell'ENPAM.


Noi proseguiremo nel nostro impegno per il cambiamento vero e non di facciata dell'ENPAM, anche

verificando costantemente l'operato degli organi statutari dell'Ente e informando tutti gli iscritti sullo stato

delle cose.


Cordiali saluti.


Dottor Walter Palumbo

per il Consiglio Direttivo AMIRE

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