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Non Nascondere la Tua Bocca!

L'iniziativa di informazione e prevenzione sul cancro orale si è svolta in Regione Lombardia il 9 Luglio.



Il 9 luglio, presso l’infermeria di Palazzo Pirelli a Milano, si è tenuta una giornata molto significativa: il personale del consiglio regionale ha potuto sottoporsi a visite gratuite. Obiettivo: intercettare eventuali lesioni sospette che potrebbero rivelarsi tumori del cavo orale.

Presenta l’iniziativa Filippo Turchet Casanova (odontoiatra): “Non nascondere la tua bocca è la giornata che abbiamo organizzato insieme con Regione Lombardia che ci ha dato la possibilità di utilizzare l’infermeria del Grattacielo Pirelli, conosciuto anche come Pirellone, emblema di Milano e oggi sede del Consiglio regionale, per fare delle visite gratuite ai suoi dipendenti. Si tratta di un appuntamento che intende sensibilizzare sia i cittadini sia tutte le figure del team odontoiatrico, dentisti, igieniste e ASO, sull’importanza della prevenzione per ciò che concerne il tumore alla bocca. Ci preme sottolineare che ognuno deve fare la propria parte: per questo è significativa la presenza di tutti gli enti che hanno aderito all’iniziativa: oltre a Regione Lombardia, l’Università degli Studi di Milano con il Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Odontostomatologia II Medicina e Patologia Orale e Odontoiatria dell’Ospedale San Paolo di Milano Antonio Carrassi; il Sindacato italiano di odontoiatria democratica (Siod); il Sindacato italiano assistenti di studio odontoiatrico (Siaso); l’Associazione italiana degli igienisti dentali (Aidi); la onlus Acapo che si occupa dell’assistenza a 360° alle persone colpite dal tumore alla bocca, con la partecipazione del Cenacolo odontostomatologico milanese (COM) che da oltre 30 anni si occupa della formazione costante dei professionisti”.

GIULIO C. LEGHISSA

Segretario Generale SIOD

La prima cosa che voglio sottolineare è questa: molte persone colte ci hanno scritto soprattutto attraverso i nostri canali social chiedendoci cosa c’entri l’appellativo democratico associato all’odontoiatria. Forse queste persone si sono scordate che democratico significa innanzitutto colui che ama e ha interesse per le “cose” pubbliche, dei cittadini. Per capirne a pieno il significato basta rifarsi all’articolo 32 della Costituzione della Repubblica Italiana che tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti. Non è così purtroppo: quasi il 40% degli italiani non va dal dentista perché non può permettersi di pagare; una percentuale compresa, a seconda del livello di istruzione, tra il 30% e il 34% dei bambini italiani dai 3 ai 14 anni non è mai andata dal dentista. Migliaia di giovani odontoiatri italiani lavorano nei service o nelle cooperative a 8/10 euro all’ora: d’altro canto abbiamo tanti studi che chiudono con la sindrome della poltrona vuota. Infine, abbiamo migliaia di cittadini italiani che muoiono ogni anno a causa del cancro della bocca. Allora questa è la domanda che dobbiamo porci: se un sindacato di odontoiatri non si preoccupa di rispondere a tali problematiche, cosaci sta a fare? Ecco perché noi siamo il Sindacato italiano di odontoiatria democratica ed ecco perché́ partecipiamo a questa giornata.

ANTONIO CARRASSI

Professore ordinario Università di Milano

Io credo che sia importante sottolineare che la tutela della salute delle persone debba essere alcentro di qualsiasi percorso sanitario. Dunque, in quest’ottica, se vogliamo vedere correttamente quali sono i problemi, è straordinario notare che le principali cause di morte e malattia nei Paesi occidentali sono legate fondamentalmente a stili di vita: fumo, alcol, alimentazione, ambiente e inquinamento. Il tumore del cavo orale colpisce solo in Italia, ogni anno, circa 4mila persone ed è normalmente in rapporto a questi fattori di rischio. L’Università degli Studi di Milano non solo si preoccupa di sviluppare tematiche di prevenzione, ma disegna dei percorsi formativi che hanno al centro della missione del medico la prevenzione, che si tratti di malattie cardiovascolari, di tumori, di malattie polmonari, di malattie orali. È importante riflettere che le malattie orali, comprendendo anche carie, gengiviti e altre patologie parodontali, sono prevenibili: non sappiamo tutto, ma sappiamo moltissimo e la rimozione dei fattori eziologici consentirebbe una riduzione molto consistente di queste malattie. Mi sia concessa una piccola digressione sempre collegata sul tema delle vaccinazioni perché parlando di cancro orale va detto che se i principali fattori eziologici sono fumo di tabacco e alcol, durante gli ultimi decenni è risultato chiaro che anche un virus, quello del papilloma umano, in particolare i sottotipi 16 e 18, gioca un ruolo fondamentale. Chiaro è che se io vaccino la popolazione femminile per la prevenzione del carcinoma del collo dell’utero mi aspetto anche una prevenzione di tutti i tumori del cavo orale relegati allo stesso virus. Come dicevo l’Università ha come obiettivo, nella formazione del medico, quello di

migliorare la salute globale dei nostri concittadini e al di là delle iniziative terapeutiche e della formazione io credo che la prevenzione giochi un ruolo fondamentale. Consideriamo che un tumore del cavo orale se viene diagnosticato quando è piccolo si ha l’85% di possibilità di vedere viva la persona che ne è affetta dopo 5 anni: se non è in questa condizione, questa percentuale che è prossima alla guarigione completa crolla al 45% con una qualità di vita anche non bella. Quindila prevenzione, la formazione, l’educazionesanitaria nelle scuole, la lotta all’inquinamentoatmosferico, al tabacco e all’alcol sono tutti strumenti che dovrebbero consentire alla nostra società una promozione della salute in termini integrali, perché attuare prevenzione verso il cancro della bocca significa nello stesso tempo che questo beneficio si diffonde su tutte le altre malattie che riconoscono lo stesso agente eziologico. Concludendo, la giornata di oggi è molto importante perché l’obiettivo è quello di dare comunicazione delle cose che sappiamo, eventualmente individuare lesioni iniziali e suggerire alle persone con cui veniamo a contatto di adottare stili di

vita sani per la tutela della loro salute.

FULVIA MAGENGA

Segretario generale SIASO

Il Siaso ha partecipato alla realizzazione di questa giornata consapevole del fatto che anche se ufficialmente la figura dell’assistente di studio odontoiatrico è

stata inquadrata da un punto di vista legale solo da poco tempo, dal 2018, oggi più che mai gli ASO hanno l’obbligo di assistere il dentista sapendo quello che

fanno. In particolare, per banale che possa sembrare, devono sapere che la prima cosa da preparare subito e affinché possa essere erogata la terapia sono gli strumenti essenziali: un paio di guanti, una luce che possa illuminare il cavo orale, un foglietto di garza e uno specchietto. Bastano infatti questi elementi all’odontoiatra per capire se all’interno

del cavo orale ci sono dei segni potenzialmente pericolosi, delle lesioni che devono essere individuate nel minor tempo possibile inviando il paziente nel primo centro disponibile che sappia come affrontare queste patologie. Questa è la ragione per cui continueremo a divulgare tra il personale degli studi odontoiatrici iniziative come queste.

VINCENT ROSSI

Presidente COM

Sono qui oggi a Palazzo Pirelli per una giornata importante, un’iniziativa davvero significativa, che interessa il cancro orale, che riconosce in una diagnosi precoce uno dei momenti significativi che possono davvero cambiare il trattamento e l’esito della malattia. Ovviamente tutte le persone che fanno parte di un team odontoiatrico hanno “accesso” alla bocca e magari anche in modo frequente. Quindi a maggior ragione è importante che odontoiatri, igienisti, ASO, ciascuno per la parte che compete, siano sensibilizzati nell’andare a indagare anche le mucose orali per poter scovare qualche segno della malattia: è un’operazione di pochi secondi, che molti spesso trascurano, ma che può salvare delle vite e va effettuata sempre. La prevenzione è l’altra faccia della stessa medaglia: sempre sul team odontoiatrico ricade l’onere di informare il paziente dei corretti stili di vita che anche nell’eziologia del cancro orale possono essere decisivi. Iniziative come queste sono assolutamente da ripetere in futuro: abbiamo infatti in programma altri eventi per informare da un lato la popolazione, dall’altra i colleghi del team odontoiatrico, sperando di arrivare un giorno, non troppo lontano, a estendere il messaggio su scala nazionale.

CRISTINA COMI Segretario Nazionale Aidi

Perché abbiamo partecipato entusiasticamente a questa giornata? Perché a una giornata di formazione non potevano mancare gli igienisti che lavorano quotidianamente al fianco degli odontoiatri. Abbiamo una formazione universitaria che ci permette di riconoscere delle potenziali lesioni e di essere di aiuto nella prevenzione, ognuno con le proprie competenze. Sappiamo che ogni 100mila persone, 3 si ammalano di tumore del cavo orale: è un’incidenza altissima. Per questo dobbiamo essere sempre attenti, impegnandoci a partecipare anche a iniziative di “educazione” alla salute come questa.

Per maggior informazioni:

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