Comunicato stampa SIOD: “Basta spartizioni politiche nella sanità, serve stabilità, non lottizzazioni”
- SIOD

- 20 ott
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Palermo, 15 ottobre 2025
Il Sindacato Italiano Odontoiatria Democratica (SIOD) esprime forte preoccupazione per le tensioni e i contrasti che si stanno manifestando in questi giorni attorno alla composizione della nuova squadra dell’Assessorato regionale alla Salute in Sicilia.
La sanità non è una torta da spartire tra partiti, correnti o gruppi di potere. È un servizio pubblico essenziale, che riguarda la vita, la salute e la dignità di milioni di cittadini siciliani, oltre al lavoro quotidiano di migliaia di professionisti che operano con dedizione sul territorio.
Sia chiaro: questo non è un comunicato di endorsement per l’attuale Assessorato alla Salute. Con la Dott.ssa Faraoni non sempre ci siamo trovati d’accordo. Abbiamo più volte ravvisato limiti, ritardi e criticità nel suo operato, e lo abbiamo espresso con franchezza, nel rispetto dei ruoli.
Ma è anche vero che l’Assessore è l’interlocutore istituzionale legittimato dal Governo, e crediamo che non sia utile né giusto metterla nelle condizioni di non poter gestire serenamente il proprio assessorato.
Con l’Assessorato abbiamo avuto – e continueremo ad avere – un dialogo serrato, talvolta concitato, spesso in disaccordo, ma sempre costruttivo e basato sul confronto di idee, non sugli interessi.
Tutto è preferibile a un ritorno alle logiche di spartizione e compromesso politico, dove si cerca di “fare contenti tutti” o di “rispettare accordi” che nulla hanno a che vedere con la buona amministrazione, ma solo con equilibri di poltrone e poteri.
Il SIOD dice basta a questo atteggiamento imbarazzante, che da anni mina la credibilità e l’efficienza del sistema sanitario regionale.
Una volta che il Governo regionale sceglie un Assessore, deve accordargli piena fiducia e piena responsabilità, consentendogli di costruire la squadra migliore, valutata sui risultati e sulla capacità di garantire servizi reali ai cittadini.
Le divisioni interne e i condizionamenti politici hanno già prodotto in passato ritardi, tagli sconsiderati, malattie non trattate, infezioni ospedaliere, carenze di personale e liste d’attesa interminabili.
È tempo di una svolta di responsabilità e trasparenza: la salute dei siciliani non può più essere merce di scambio nelle trattative di partito.





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