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Annullato il Decreto Tariffe: una vittoria storica per la Specialistica Accreditata

  • Immagine del redattore: SIOD
    SIOD
  • 22 set
  • Tempo di lettura: 2 min

Le conseguenze per l’Odontoiatria convenzionata

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, Sezione Terza Quater, con le sentenze nn. 16389, 16400 e 16402 del 22 settembre 2025, ha annullato il Decreto del Ministro della Salute del 25 novembre 2024 recante la “Definizione delle tariffe relative all’assistenza specialistica ambulatoriale e protesica”.

Si tratta di una vittoria storica per il CIMEST e per tutti i sindacati aderenti, tra cui il SIOD, Sindacato Italiano Odontoiatria Democratica, che ha sostenuto con determinazione il ricorso nell’interesse delle strutture accreditate e dei cittadini.

Un sentito ringraziamento va allo Studio Legale Pensabene Lionti, che ha condotto il contenzioso con straordinaria competenza, ottenendo una decisione che segna un punto di svolta per l’intero settore.

 

Le motivazioni del TAR

Il TAR ha riconosciuto che il decreto impugnato presentava:

  • gravi carenze istruttorie, con riferimento alla mancata valutazione dei costi effettivi di produzione delle prestazioni;

  • assenza di coinvolgimento delle organizzazioni sindacali rappresentative, in violazione dei principi di partecipazione e trasparenza;

  • tariffe inadeguate e penalizzanti, in molti casi addirittura peggiorative rispetto a quelle del 2012, e non più sostenibili alla luce dell’aumento dei costi per personale, materiali ed energia.

 

Effetti della sentenza

Per evitare gravissime ripercussioni socio-economiche e il rischio di bloccare il sistema, il TAR ha stabilito che l’annullamento avrà efficacia differita di 365 giorni (ex nunc).

Fino ad allora rimangono in vigore le attuali tariffe, mentre entro l’anno il Ministero sarà tenuto a predisporre un nuovo decreto, convocando obbligatoriamente i sindacati rappresentativi.

 

Le ricadute sull’Odontoiatria convenzionata

Per l’odontoiatria convenzionata la decisione assume un valore particolare:

  • le tariffe, ferme da oltre vent’anni, non garantiscono più una remunerazione equa, né la sostenibilità delle cure;

  • l’applicazione del decreto annullato avrebbe comportato un ulteriore abbassamento dei compensi, con effetti negativi sulla qualità delle prestazioni e sull’accesso dei cittadini alle cure;

  • si apre ora la possibilità di una revisione seria, partecipata e fondata su dati aggiornati, che permetta finalmente di adeguare le tariffe ai reali costi delle prestazioni odontoiatriche.

 

L’impegno del SIOD

Il SIOD ribadisce la propria disponibilità a contribuire, con spirito costruttivo, al confronto che si aprirà nei prossimi mesi, portando all’attenzione del Ministero e delle Regioni la voce delle strutture odontoiatriche convenzionate e dei professionisti che vi operano.

È tempo di garantire tariffe eque, che tutelino la dignità del lavoro degli operatori e, al contempo, assicurino ai cittadini un reale accesso a cure odontoiatriche di qualità all’interno del Servizio Sanitario Nazionale.

 
 
 

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